
- Articoli Psicoterapia
- da interattivamente
- 5 Maggio 2006
- 0
Anoressia e psicoterapia
Anche nella parsimonia esiste una misura
e, se non la si rispetta, capita pressappoco lo stesso
di quando non si hanno limiti nei desideri
(Epicuro)
Le manifestazioni essenziali dell’anoressia
Le manifestazioni essenziali dell’anoressia sono costituite dal rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra del peso minimo normale, dall’intenso timore di acquistare peso, dal mancato riconoscimento della sensazione della fame, dal rifiuto del cibo edalla presenza di un’alterazione dell’immagine corporea per ciò che riguarda la forma e le dimensioni corporee. Inoltre nelle persone di sesso femminile, si verifica la scomparsa del ciclo mestruale (amenorrea). La persona anoressica mantiene un peso corporeo al di sotto di quello minimo normale per l’età e l’altezza (è considerato sottopeso un individuo con un peso corporeo al di sotto dell’85% del peso normale per età ed altezza – l’indice viene calcolato in riferimento all’Indice di Massa Corporea).
La perdita di peso e controllo del peso
Nell’anoressia la perdita di peso viene primariamente ottenuta tramite la riduzione della quantità totale di cibo assunta. Sebbene la restrizione calorica possa essere inizialmente limitata all’esclusione di cibi considerati ipercalorici, nella maggior parte dei casi si finisce per avere un’alimentazione rigidamente limitata a poche categorie di cibi. In aggiunta, possono essere messe in atto condotte di eliminazione (es. vomito auto-indotto, uso inappropriato di lassativi e diuretici) o la pratica eccessiva di attività fisica, allo scopo di perdere peso.
L’intensa paura di “diventare grassi” non è solitamente mitigata dal decremento del peso. Al contrario, la preoccupazione per il peso corporeo tende ad aumentare parallelamente alla perdita di peso. La percezione e il valore attribuiti all’aspetto fisico e al peso corporeo risultano soggetti a processi di distorsione. Alcuni si sentono grassi in riferimento alla totalità del loro corpo, altri pur ammettendo la propria magrezza, percepiscono come “troppo grasse” alcune parti del corpo, in genere l’addome, i glutei e le cosce. Possono adottare le tecniche più disparate per valutare dimensioni e peso corporei, come pesarsi di continuo, misurarsi ripetutamente con il metro, o controllare allo specchio le parti percepite come “grasse”. I livelli di autostima sono fortemente influenzati dalla forma fisica e dal peso corporeo.
Autocontrollo
La perdita di peso viene considerata una straordinaria conquista e un segno di ferrea autodisciplina, mentre l’incremento ponderale viene esperito come un’inaccettabile perdita della capacità di autocontrollo.
Sebbene alcune persone possano avere consapevolezza della propria magrezza, di solito tendono a negare le gravi conseguenze sul piano della salute fisica del loro stato emaciato. L’amenorrea (scomparsa del ciclo mestruale) legata ai bassi livelli bassi di estrogeni circolanti dovuti ad una diminuita secrezione ormonale è la spia di una disfunzione endocrina. L’amenorrea fa solitamente seguito al calo di peso, ma in una minoranza di persone può precederlo. In epoca pre-puberale, il disturbo può condurre ad un ritardo della comparsa del menarca.
Quando si ricorre ad un aiuto medico e psicoterapeutico
Generalmente la persona giunge all’osservazione medica dietro sollecitazione dei familiari, quando la perdita di peso (o l’incapacità di acquistarlo) si fa marcata. Quando è la persona stessa a ricercare un aiuto professionale, di solito viene spinta dal disagio relativo alle conseguenze somatiche e psicologiche del disturbo, più che dalla preoccupazione per il dimagrimento. Di solito, viene infatti riscontrata una scarsa consapevolezza del problema, la negazione ad oltranza dello stesso e l’annesso rifiuto di ogni cura.
Tipologie
In base alla presenza o meno di regolari abbuffate o di condotte di eliminazione, vengono individuati i seguenti sottotipi di anoressia:
Sottotipo restrittivo: in questo sottotipo la perdita di peso è ottenuta principalmente attraverso la dieta, il digiuno o l’attività fisica eccessiva.
Sottotipo con abbuffate/condotte di eliminazione: in questo sottotipo la perdita di peso è ottenuta attraverso regolari abbuffate e/o condotte di eliminazione (vomito auto-indotto, o l’uso inappropriato di lassativi, diuretici o enteroclismi). In alcuni casi sono assenti le abbuffate e la persona mette in atto le condotte di eliminazione anche dopo l’assunzione di modiche quantità di cibo.