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- 14 Luglio 2022
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Consulenza filosofica e psicoterapia esistenziale – Padova
L’idea di dar vita a uno spazio per la consulenza filosofica e la psicoterapia esistenziale a Padova, nasce a seguito di una costante e continua interlocuzione tra psicologia e filosofia, che in questi anni il Centro di Psicoterapia InterattivaMente ha coltivato e fatto crescere al proprio interno. Secondariamente, esprime coerenza con la visione che ispira le Nostre prassi cliniche che attingono ad una visione dell’essere umano visto nel suo essere nell’esperienza, cioè nella sua globalità e non meccanicisticamente come un “orologio rotto da riparare“. Il centro motore delle nostre pratiche psicoterapeutiche è, in definitiva, l’esperienza soggettiva della persona, il suo personale punto di vista del mondo e di sè e le sue convinzioni di natura privata.
La Psicoterapia esistenziale
Per psicoterapia esistenziale si intende l’analisi delle preoccupazioni radicate nell’esistenza dell’individuo. Come il filosofo rivolge il suo pensiero alle questioni fondamentali del vivere, così anche lo psicoterapeuta deve incoraggiare la persona a guardare dentro di sè e a occuparsi della propria condizione esistenziale. Detto diversamente, la psicoterapia esistenziale è e resta per noi quel sapere in cui ciascuno prende in esame l’esperienza del proprio stesso vivere. Scopo della psicoterapia esistenziale, pertanto, non è solo quello di “conoscere sè stessi”. Per questa via si può anche camminare all’infinito senza mai raggiungere una meta. Bisogna, più propriamente, sperimentare, saggiare sè stessi. È la ricerca di quel luogo da cui ognuno può amare il suo destino.
Analisi non direttiva
A me non piace nessun modello psicoterapeutico che sia direttivo, ossia che abbia nelle sue regole di “setting” un modo di costruire la relazione con la persona gerarchico, autoritario e di potere (fosse anche quello del sapere). Per molto tempo, ho ritenuto che il termine psicoterapia fosse un ossimoro professionale, in quanto “cura” della psiche, che in sostanza è una costruzione sociale e personale di ciò che riteniamo essere la Mente. Attualmente, non ritengo più la pratica della psicoterapia una delle tante antinomie presenti nelle scienze psicologiche, al contrario ritengo che l’unico senso che possa in un certo qual modo avere la psicoterapia, riguardi l’intervento sui processi di alienazione che caratterizzano il nostro tempo, le nostre società e la nostra cultura, interiorizzati in modo assolutamente personale da ciascun individuo ( nessuno escluso). La psicoterapia altro scopo non può avere se non quello di restituire alla persona l’esclusiva proprietà di se stessa. Citando Max Stirner: “Solo quando sono sicuro di me e non vado più in cerca di me stesso, sono veramente mia proprietà: io ho me stesso, per questo faccio uso e godo di me. Io non posso mai rallegrarmi di me, invece, finché penso che devo ancora trovare il mio vero io e che chi vive in me non sono io, ma è […] cioè qualche fantasma”
La consulenza filosofica
La filosofia, nella forma pratica della consulenza, è un’interazione attiva che ha luogo nel dialogo, in cui entrambi i partecipanti (anche lo stesso consulente) si mettono in gioco: rischiano per andare al di là delle opinioni imposte, delle ovvietà e delle false certezze nelle quali siamo abituati ad arroccarci e, quindi per dare al pensiero l’impulso per andare oltre le apparenze e a pensare sempre ulteriormente. La consulenza filosofica intende aiutare la persona a capire che non esiste una sola verità, né che ne esistono tante di uguale valore tra cui si può scegliere, al contrario spinge la persona, attraverso un percorso di riflessione – che ricorda un po’ la maieutica socratica – a mettere in discussione le cosiddette verità imposte, a cercare invece le sue verità e ad appropriarsene in modo profondo, ma pur sempre aperto alla discussione.
“Cerco l’uomo”
L’esortazione tanto di moda oggi che grida: “Restiamo Umani!”, esattamente a cosa si riferisce? Di che umanità si tratta? Cosa si intende per umanità, per umano? Come si resta umani? Ma ancora meglio, come si diventa umani? Bene, la consulenza filosofica intende proprio proporre una riflessione sul significato e sul senso che la parola umanità ha attualmente per la nostra specie.
Noi siamo abituati oggi a considerare il vivere umano, cioè il nostro stesso vivere, a partire da un relativismo categoriale che ne occulta l’unità e, quindi, il problema di fondo. Noi abbiamo una vita fisica che può essere chiarita nei termini della medicina, una vita economica che può essere chiarita nei termini dell’economia, una vita affettiva che può essere chiarita nei termini della psicologia, una vita morale che può essere chiarita nei termini della scienza morale, una vita sociale che può essere chiarita nei termini della sociologia, ecc … In poche parole, il nostro stesso vivere è diventato l’oggetto di una pluralità, sempre in espansione, di scienze (o pseudoscienze) le più disparate. È come se noi non avessimo mai bisogno di riflettere in prima persona sul nostro stesso vivere perché, in ogni circostanza, c’è qualcuno che “ne sa più di noi” a cui possiamo rivolgerci per sapere come stanno le cose in termini supposti “scientifici”. Al limite di tutto questo, noi rischiamo di eclissarci in una sorta di fede obnubilata e obnubilante che esista un “corretto” modo di vivere, garantito da una sorta di sapere assoluto ed anonimo che si attualizzerebbe ora in questa scienza, ora in quell’altra. Ebbene, in questa sorta di limbo, tutto avviene come se fosse chiarissimo a chiunque lo scopo e il perché del vivere umano, salvo, ovviamente, il fatto che di questo nessuno ne sa assolutamente nulla. Perché, naturalmente, di fronte a ciò, finiscono le competenze del medico, dell’economista, dello psicologo, del sociologo, ecc … Una volta qui cominciavano le competenze della filosofia … Sia chiaro, non è che la filosofia, circa il perché e lo scopo del vivere, ne sappia qualcosa di più di quanto ne sappiamo oggi , ma certamente non ne sa di meno. Il fatto è che essa mantiene aperta ad un livello fondamentale, la possibilità di interrogarsi sul senso del vivere nei modi non occasionali che sono propri di un compito intelligente e razionale.