- Articoli di Psicologia clinica
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- 6 Luglio 2024
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Egoismo e Gentilezza
L’egoismo, di cui tutti noi siamo stracolmi, è la nostra partie honteuse [parte vergognosa] per nascondere la quale abbiamo inventato la gentilezza. L’egoismo traspare da tutti i veli sotto cui tentiamo di nasconderlo, soprattutto quando cerchiamo istintivamente di utilizzare chiunque ci capiti davanti come un possibile mezzo per uno dei nostri innumerevoli fini. Appena facciamo una nuova conoscenza, infatti, pensiamo subito se essa potrebbe servirci in qualche modo. Per la maggior parte delle persone, quando sono convinte che il nuovo conosciuto a loro non serve, quest’ultimo diventa proprio un nulla.
A. Schopenhauer, Il fondamento della morale
L’egoismo è un tema che ha affascinato filosofi e psicologi per secoli. Arthur Schopenhauer, nel suo saggio “Il fondamento della morale”, esplora l’idea che l’egoismo sia una parte intrinseca e vergognosa della natura umana. Questa analisi ci offre una prospettiva interessante per comprendere meglio il nostro comportamento e le nostre interazioni sociali.
La Natura dell’Egoismo
L’egoismo, secondo Schopenhauer, è una caratteristica fondamentale dell’essere umano. Ogni individuo è spinto dal desiderio di soddisfare i propri bisogni e di raggiungere i propri obiettivi, spesso a scapito degli altri. Questo atteggiamento egocentrico è la nostra “partie honteuse”, la parte vergognosa di noi stessi che cerchiamo di nascondere. Tuttavia, l’egoismo traspare nonostante i nostri sforzi di mascherarlo.
La Gentilezza come Maschera dell’Egoismo
Per coprire questa parte vergognosa di noi stessi, abbiamo inventato la gentilezza. La gentilezza può essere vista come un velo che nasconde le nostre vere intenzioni egoistiche. Quando interagiamo con gli altri, spesso ci mostriamo gentili e disponibili, ma sotto questa facciata gentile si nascondono motivazioni egoistiche. Questo non significa che tutte le azioni gentili siano mosse da egoismo, ma Schopenhauer ci invita a riflettere sulle nostre vere motivazioni.
L’Uso degli Altri come Mezzi
Schopenhauer osserva che quando incontriamo una nuova persona, la nostra prima reazione è valutare se questa possa esserci utile in qualche modo. Questo comportamento istintivo rivela la nostra tendenza a vedere gli altri come mezzi per raggiungere i nostri fini. Se riteniamo che una persona non possa esserci utile, spesso la consideriamo insignificante. Questa visione utilitaristica delle relazioni umane è un riflesso del nostro egoismo intrinseco.
Riflessioni Psicologiche
Da una prospettiva psicoterapeutica esistenziale, riconoscere l’egoismo come parte della nostra natura può essere un primo passo verso una maggiore consapevolezza di sé. Accettare questa parte di noi stessi senza giudizio può aiutarci a sviluppare una maggiore autenticità nelle nostre relazioni. Invece di nascondere il nostro egoismo dietro una maschera di gentilezza, possiamo lavorare per comprendere e integrare questa parte di noi stessi in modo sano e consapevole.
Conclusione
L’egoismo è una componente inevitabile della natura umana. Tuttavia, attraverso la riflessione e l’autoconsapevolezza, possiamo imparare a riconoscere e gestire questa parte di noi stessi. La gentilezza, sebbene possa nascondere motivazioni egoistiche, può anche essere un ponte verso relazioni più autentiche e significative. Accettare e comprendere il nostro egoismo è un passo fondamentale verso una maggiore integrazione e armonia interiore.
In sintesi, esplorare questo aspetto umano, come suggerito da Schopenhauer, può offrirci una preziosa opportunità di crescita personale e di miglioramento delle nostre relazioni interpersonali.
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