- Articoli Psicologia dello sport
- da interattivamente
- 22 Novembre 2015
- 0
Il profilo psicologico del pugile: Motivazioni, comportamenti e dinamiche sociali
Introduzione
Il pugilato è uno sport che si distingue per il profilo psicologico e comportamentale particolare dei suoi praticanti. I pugili, indipendentemente dal genere, trovano nella pratica di questa disciplina un modo per soddisfare motivazioni psicologiche e sociali specifiche. Questo articolo esplorerà il profilo psicologico del pugile, analizzando le sue motivazioni, il suo background socio-culturale e gli aspetti comportamentali e sociali che caratterizzano questo sport.
Le motivazioni del pugile
Secondo lo sociologo Merton, i giovani provenienti da contesti sociali svantaggiati spesso manifestano un forte desiderio di migliorare la propria situazione. Tuttavia, le condizioni socio-economiche e culturali sfavorevoli limitano le opportunità di realizzazione, generando frustrazioni e conflitti con la società. Il pugilato diventa per molti di loro un’opportunità per risolvere questa insoddisfazione, alimentando la fantasia di una mobilità sociale e di rivalsa attraverso il successo sportivo e l’identificazione con i protagonisti di questo sport.
Il background socio-culturale del pugile
Le ricerche hanno evidenziato che i pugili provengono spesso da contesti socio-culturali problematici, caratterizzati da un’infanzia difficile e dalla mancanza di figure stabili di riferimento. Il pugile porta con sé un fascio di motivazioni che richiedono un’adeguata soddisfazione sul piano esistenziale. Desiderio di affermazione, sentimenti di vendetta, influenza familiare o di gruppo, aspirazioni a diventare campioni ammirati e prospettive di realizzazione economica sono alcuni degli aspetti individuati nelle ricerche sull’approccio al pugilato.
Il profilo psicologico del pugile
Il pugilato non è solo uno scontro fisico tra contendenti, ma richiede impegno, duro lavoro, serietà e costanza. Chi sale sul ring è una persona selezionata dalle rigide leggi della palestra, caratterizzata da una personalità sportivamente aggressiva. Tuttavia, non bisogna commettere l’errore di etichettare il pugile come soggetto affetto da specifiche psicopatologie. A livello intrapsichico, il pugile può presentare caratteristiche quali senso di superiorità fisica, bisogno di auto-valorizzazione e insicurezza profonda, che si sviluppano come reazioni compensatorie a una profonda insufficienza vitale.
Aspetti comportamentali e dinamiche sociali del pugile
Le ricerche hanno dimostrato che i pugili mostrano particolari tratti comportamentali e relazionali. Verso i compagni di palestra, manifestano solidarietà, abnegazione e partecipazione emotiva alle vittorie e alle sconfitte. Il pugile si identifica con la palestra, considerandola una seconda casa, e sviluppa un profondo rispetto e dipendenza nei confronti dell’allenatore, che assume un ruolo simile a quello di una figura paterna. Riconosce l’autorità dell’arbitro sul ring e reagisce alle dinamiche del pubblico in modo dipendente emotivamente.
Aggressività e autopercezione del pugile
Ricerche comparative hanno evidenziato un maggiore livello di aggressività nei pugili rispetto ad altri sportivi. L’aggressività nel pugilato si esprime attraverso una dinamica circolare intrapunitiva e impunitiva. Da un lato, il pugile sviluppa una sorta di masochismo che gli consente di sopportare l’aggressione altrui e il rischio di danno fisico. Dall’altro, interiorizza gli aspetti normativi, permettendogli di esprimere attacchi sadici verso l’avversario senza provare sentimenti di colpa.
Conclusioni
Il profilo psicologico del pugile si distingue per motivazioni specifiche, background socio-culturale problematico e aspetti comportamentali e sociali peculiari. Nonostante le apparenze esteriori, il pugile può manifestare insicurezza, ansia e timore, compensando con una sovrastruttura aggressiva la sua insufficienza vitale. La comprensione del profilo psicologico del pugile è fondamentale per gli psicologi dello sport al fine di fornire supporto e assistenza psicologica adeguata a questi atleti.