- Pensieri psicoterapeutici
- da interattivamente
- 30 Marzo 2020
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La nostra quotidianità al tempo del coronavirus covid 19
Stiamo vivendo chiusi in casa da parecchi giorni, ci possiamo spostare solo per necessità, per andare a lavorare se previsto, per fare la spesa.
La nostra vita è stata STRAVOLTA in poco tempo siamo passati dal muoverci tranquillamente nelle nostre città e nei nostri paesi al dover rimanere a casa per il NOSTRO BENE. Per tutelare la nostra vita, quella dei nostri cari e quella di persone a noi vicine per lavoro o che semplicemente potremmo aver incontrato nell’arco della nostra giornata.
Il nostro stile di vita è stato a dir poco capovolto, prima si usciva per: lavorare, andare a scuola, all’università, per fare sport, per incontrarsi con gli amici, per tessere relazioni sociali, per essere in contatto con il mondo che ci circondava.
E’ paradossale, se ci pensiamo un po’, come le nostre abitudini, consolidate negli anni, siano state messe e lo sono tutt’ora, a dura prova.
L’Italia è in lockdown spesso sentiamo pronunciare e leggiamo questa parola. Siamo in quarantena!
E le nostre emozioni?
Un mix di emozioni si è scatenato in noi: incredulità, smarrimento, paura, angoscia, timore, rabbia, speranza, desiderio.
Di queste emozioni ce ne dobbiamo fare qualcosa, non possiamo semplicemente allontanarle o evitarle perché ritornano, perché la realtà che stiamo vivendo è molto particolare e va affrontata. Ognuno può trovare la sua strada può sperimentare un modo per non tenere dentro di sé queste emozioni.
- Parlare con le persone: con chi sta accanto a noi, ma anche con chi non è vicino a noi, usiamo i mezzi di comunicazione, usiamo la tecnologia, usiamo i social network.
- Disegnare: non solo i bambini possono e devono disegnare anche gli adulti. E’ un bel mezzo per poter esternare ciò che non riusciamo o vogliamo dire a parole.
- Leggere: quotidiani, libri che non abbiamo mai avuto tempo di leggere, o libri già letti che ci hanno entusiasmato e dai quali potremmo trovare giovamento.
- Raccontare/inventare: potremmo raccontare storie sia ai nostri figli sia ai nostri amici e parenti.
- Cucinare: provare nuove ricette, prendersi del tempo per preparare il pranzo e la cena con attenzione e amore per noi stessi e per gli altri.
- Rivolgersi ad uno psicoterapeuta: anche questa può essere una possibilità per poter esternare il nostro malessere elaboralo e riprendere la nostra strada.
Sono suggerimenti per poter “affrontare questi giorni molto particolari, mai vissuti prima”. Ci troviamo a vivere in casa da soli, con i familiari, con i coinquilini e dobbiamo ri-calibrare, ri-formulare, ri-adattare i nostri spazi e le nostre esigenze. E’ come se il nostro mondo si fosse rimpicciolito e noi dobbiamo ri-adattarci. Non è facile, non è immediato e non è scontato poterci riuscire, però ci dobbiamo provare. E’ una SFIDA che tutti noi siamo chiamati ad accettare e superare. Per fare ciò un pizzico di creatività e fantasia non guasta.
Un astronauta della NASA, NICK HAGE, a Repubblica Tv ha dato consigli utili per la quarantena essendo lui abituato a dover convivere e condividere spazi ridotti con altre persone per parecchio tempo dice: “Cercate un angolino per voi stessi, collaborate e comunicate”. Forse vale la pena ascoltarlo e mettere in pratica le sue parole.
Anche rivolgere un pensiero a chi non c’è più, ricordare le persone che purtroppo hanno perso la battaglia, con questo nemico subdolo. Ricordare, chi ogni giorno, lavora per garantire la salute a noi e ai nostri cari può farci riflettere sulla necessità di ascoltare e mettere in pratica gli opportuni accorgimenti.
L’unione fa la forza!
Mai come ora questa frase deve riecheggiare nelle nostre menti, l’aiuto e il sostegno reciproco devono far parte delle nostre giornate.
Ringrazio G. una mia paziente per i dipinti che mi ha inviato e che ho inserito in questa breve riflessione. Lei ha trovato la sua dimensione: esternare le sue emozioni attraverso la pittura.
psicologa, psicoterapeuta, operatore di Training Autogeno