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- 20 Gennaio 2025
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La Pragmatica della Comunicazione
La Pragmatica della Comunicazione: Paul Watzlawick, la Comunicazione Patologica e gli Assiomi
La pragmatica della comunicazione, teorizzata da Paul Watzlawick e il suo team al Mental Research Institute di Palo Alto, rappresenta uno dei contributi più significativi alla comprensione delle dinamiche comunicative umane. Il suo approccio sistemico e pragmatico sposta il focus dal contenuto del messaggio al modo in cui esso viene comunicato, evidenziando le implicazioni relazionali della comunicazione.
Gli assiomi della comunicazione
Watzlawick, insieme ai colleghi Janet Beavin Bavelas e Don D. Jackson, ha formulato cinque assiomi fondamentali:
- È impossibile non comunicare
Ogni comportamento comunica qualcosa, anche il silenzio. Ad esempio, un adolescente che non risponde alle domande di un genitore non sta “non comunicando”, ma sta esprimendo, attraverso il silenzio, un messaggio (possibile disagio, rabbia o disinteresse).
- Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e uno di relazione
Il contenuto rappresenta ciò che viene detto, mentre la relazione indica il modo in cui il messaggio deve essere interpretato. Se un capo dice a un dipendente “Devi migliorare”, la frase può essere percepita come un consiglio costruttivo o come una critica, a seconda del tono e del contesto relazionale.
- La natura della relazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze di comunicazione
Gli individui interpretano le interazioni secondo una propria logica causale. Un litigio tra partner, ad esempio, potrebbe degenerare perché ciascuno considera le proprie reazioni una risposta all’altro: “Grido perché tu non ascolti” contro “Non ascolto perché tu gridi”.
- La comunicazione avviene sia a livello digitale che analogico
Il livello digitale riguarda le parole e il loro significato letterale, mentre quello analogico comprende il linguaggio non verbale. Un “Va tutto bene” pronunciato con tono freddo e braccia conserte comunica un messaggio contraddittorio.
- Gli scambi comunicativi possono essere simmetrici o complementari
Le relazioni simmetriche sono basate sull’uguaglianza (es. due colleghi che discutono alla pari), mentre quelle complementari si fondano su ruoli diversi (es. insegnante e studente). Entrambi gli stili possono diventare patologici se estremizzati: una simmetria eccessiva può portare a conflitti, mentre la complementarità esasperata a rapporti rigidi e sbilanciati.
Comunicazione patologica
La comunicazione patologica emerge quando gli assiomi vengono violati o mal interpretati, creando incomprensioni e conflitti. Alcuni esempi includono:
Doppio legame (double bind): una situazione in cui una persona riceve messaggi contraddittori a livello verbale e non verbale, senza possibilità di risolvere la contraddizione. Ad esempio, un genitore che dice al figlio “Ti voglio bene” con un tono freddo e distaccato, crea confusione e ansia.
Escalation simmetrica: due individui cercano continuamente di prevalere l’uno sull’altro, portando a litigi sempre più intensi. Un esempio è una coppia che compete su chi ha ragione durante un disaccordo, anziché cercare di risolverlo.
Complementarità rigida: un partner dominante e uno sottomesso possono creare una relazione tossica, in cui il ruolo subordinato si sente soffocato o inutilmente dipendente.
Applicazioni pratiche
La pragmatica della comunicazione ha avuto un impatto significativo in ambito clinico e terapeutico, specialmente nella terapia sistemica familiare. Un terapeuta che lavora con una famiglia conflittuale potrebbe, ad esempio, analizzare le sequenze comunicative tra i membri, identificando eventuali “circoli viziosi” o messaggi paradossali che alimentano il disagio.
Nel contesto lavorativo, la teoria può aiutare a migliorare la comunicazione tra colleghi e a prevenire malintesi derivanti da dinamiche di potere mal gestite.
Esempio concreto: una famiglia in crisi
Una madre si lamenta continuamente che il figlio adolescente non la ascolta. Il figlio, sentendosi costantemente criticato, si ritira ancora di più. Questa dinamica, basata su una punteggiatura diversa (“Non mi ascolta, quindi lo critico” vs. “Mi critica, quindi non la ascolto”), potrebbe essere affrontata ristrutturando il modo in cui entrambi comunicano, ad esempio introducendo momenti di dialogo positivo.
La pragmatica della comunicazione non solo ci insegna a osservare i messaggi che trasmettiamo e riceviamo, ma ci invita a riflettere sulla qualità delle nostre relazioni, rendendola una teoria essenziale per chiunque lavori con persone o desideri migliorare la propria consapevolezza relazionale.
Bibliografia
Watzlawick, P., Beavin Bavelas, J., & Jackson, D. D. (1971). Pragmatica della comunicazione umana. Astrolabio.
Watzlawick, P. (1976). Change: La formazione e soluzione dei problemi. Astrolabio.
Nardone, G. (1995). Psicopatologia della comunicazione. Ponte alle Grazie.
Bateson, G. (1972). Verso un’ecologia della mente. Adelphi.