
- Pensieri psicoterapeutici
- da interattivamente
- 27 Agosto 2019
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L’individualità é un incidente. L’individuo emerge più dall’errore che dalla norma
L’individualità é un incidente non desiderato nei piani di riproduzione di una società repressa. L’individuo non può che nascere come un fiore anomalo entro gli interstizi contraddittori di un ordinato quanto sconnesso selciato sociale. Ossia negli antagonismi della socializzazione autoritaria, nella conflittualità dei suoi messaggi, nella deformazione dei bisogni che creano spazi di autocoscienza, nella ambiguità dei ruoli sociali, e nel fatto che l’etica viene assunta contro quegli stessi interessi che la promuovono come proprio alibi. Parafrasando Adorno, è possibile dire che la contraddittorietà dell’autoritarismo é anche quella di consentire, talvolta, la nascita dell’individualità: “Cioè di permettere alla verità dell’alienato di pervenire alla coscienza della propria ragione, senza la quale, del resto, perirebbe nell’abisso di una malattia che il sano buon senso degli altri impone senza pietà”. Se l’individuo emerge più dall’errore che dalla norma, dobbiamo riconoscere che la spiegazione dei fatti storici e politici, tramite la biografia psicologica dei suoi protagonisti, appartiene alla mitologia di un sistema che deve inventare la dimensione individuale per i volti anonimi dei suoi capi.