
- Articoli di Psicologia clinica
- da interattivamente
- 8 Maggio 2013
- 0
L’odio dell’amore: il paradosso della perversione
La perversione: un’alleanza narcisistica
La perversione rappresenta una delle dimensioni più enigmatiche della psiche umana, un territorio in cui il desiderio si intreccia con la paura e l’intimità si trasforma in un terreno di battaglia. È bene sottolineare che la perversione non si manifesta mai in solitudine: essa ha sempre bisogno di una complicità, di un altro che vi prenda parte, in modo più o meno consapevole. In questo senso, si può intendere come un’alleanza narcisistica in cui il partner viene strumentalizzato per scopi difensivi, curativi o riparativi.
Erotizzazione dell’angoscia: un meccanismo di difesa
L’erotizzazione dell’angoscia rappresenta una delle tecniche attraverso cui l’individuo cerca di combattere la paura, trasformandola in un’esperienza illusoriamente piacevole. Questo meccanismo si manifesta in modo esemplare nelle dinamiche sadomasochistiche: nel sadismo, il timore di essere emotivamente ferito viene ribaltato nel piacere di infliggere dolore; nel masochismo, invece, si costruisce una sorta di “palestra del dolore” sotto stretto controllo, un contesto in cui la sofferenza viene addomesticata e resa tollerabile. In entrambi i casi, ciò che viene evitato è il rischio di una relazione autentica e imprevedibile con l’altro.
Il feticismo: una protezione dalla relazione autentica
Il feticismo, a sua volta, rappresenta un ulteriore stratagemma difensivo: attraverso l’oggetto feticcio, il rapporto con l’altro viene mediato, neutralizzando il pericolo di una vera interazione. Il feticcio funge da schermo, da mediatore simbolico che rende possibile una parvenza di rapporto a due, ma sempre alienato, sempre inautentico. La relazione si riduce così a un copione prestabilito, in cui il soggetto mantiene il controllo e si protegge dall’intrusione dell’alterità.
Conclusione: la paura della vulnerabilità nell’amore
In definitiva, la perversione può essere interpretata come una strategia estrema per sfuggire all’incontro genuino con l’altro. Ciò che viene temuto non è solo la sofferenza, ma la vulnerabilità intrinseca all’amore. Dietro l’apparente godimento perverso si cela spesso una profonda incapacità di sostenere la radicale esposizione all’alterità, il rischio di essere trasformati dal desiderio e dall’incontro con l’altro.
Bibliografia di riferimento:
- Freud, S. (1905). Tre saggi sulla teoria sessuale. Torino: Bollati Boringhieri.
- Freud, S. (1924). Il problema economico del masochismo. In Opere complete, vol. 10. Torino: Boringhieri.
- Lacan, J. (1966). Scritti. Torino: Einaudi.
- Reik, T. (1941). Masochismo e modernità. Milano: Feltrinelli.
- Green, A. (1993). Narcissisme de vie, narcissisme de mort. Parigi: Éditions de Minuit.
- McDougall, J. (1982). Teatri del corpo: psicoanalisi e psicosomatica. Torino: Bollati Boringhieri.