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- da interattivamente
- 26 Aprile 2020
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Pornografia e sessualità
La pornografia, coadiuvante tradizionale della masturbazione, costituisce una forma di erotismo tra le più classiche che, nel corso della storia, si è adattata all’evoluzione di tutte le tecniche (incisione rupestre, disegno, pittura, stampa, fotografia, cinema, video, ecc.). Anche se attualmente se ne constata un’avanzata presso le donne, è sempre restata un fenomeno essenzialmente maschile (in passato, le riviste pornografiche destinate alle donne sono state regolarmente un fallimento commerciale), il che è estremamente significativo del modo in cui funziona il meccanismo dell’eccitazione sessuale maschile.
Pornografia e società
Oggi, da passatempo simpatico e utile, è divenuta un fenomeno di società. L’avvento di internet le ha infatti per messo di esplodere in modo fenomenale. Nel 2006, l’industria multinazionale della pornografia ha generato redditi per un ammontare di circa 100 miliardi di dollari. Negli Stati Uniti, dove 40 milioni di persone visitano regolarmente siti pornografici, i profitti che produce sono stati valutati, nel 2013, in 13.3 miliardi di dollari, superando cosi gli incassi di tutti i film prodotti lo stesso anno da Hollywood (9 miliari di dollari).
Oltre il 15% di tutti i siti internet sono oggi siti pornografici (4,2 milioni di siti nel 2006 contro 22.000 nel 1989), il 25% delle connessioni e delle richieste tramite i motori di ricerca concernono la pornografia (68 milioni di domande al giorno), il 35% dei trasferimenti dati sono di natura pornografica. Ogni mese, í siti pornografici sono visitati in media da 72 milioni di internauti. Un sito pornografico guadagna in media da 10.000 a 15.000 dollari al giorno ed alcuni hanno redditi di circa due milioni di dollari al mese.
Il primo paese produttore di film pornografici resta gli Stati Uniti, ma il crollo del sistema sovietico ha per- messo all’industria pornografica di conoscere uno sviluppo folgorante anche nell’Europa dell’Est, particolarmente in Ungheria. La produzione resta molto differenziata (ogni paese ha il suo «stile» e i suoi temi preferiti), ma è globalmente sottomessa a una costante corsa al rialzo dovuta alla domanda.
Pornografia e sessualità
I rapporti sessuali classici sono stati da molto tempo sostituiti dalle diverse sessualità atipiche, le pratiche violente, i primi piani sugli organi genitali, la distensione degli orifizi e l’iperealtà gineco-chirurgica. Parallelamente, la pornografia di massa spoglia l’erotismo del suo potere sovversivo rafforza l’ideologia capitalistica veicolata dalla classe dirigente sostenendo l’idea che tutto è merce e che il commercio provvede a tutti i bisogni.
Autoerotismo: rimedio alla solitudine e sostituzione della relazione sessuale
Grazie alle sensazioni di piacere fornite dai neuro trasmettitori, la pornografia è un rimedio alla solitudine, ma è anche sempre più un’alternativa alla vita comune (quando ci si masturba, il vantaggio, diceva Woody Allen, è che si e sicuri di fare l’amore con qualcuno che vi ama!). Il sesso virtuale è considerato più eccitante, e soprattutto meno complicato, di una relazione sessuale. Sempre più donne si lamentano del fatto che i loro partner le tradiscono su internet. La masturbazione non è più una soluzione di ripiego praticata in mancanza di meglio, e nemmeno un legittimo complemento di una vita sessuale di coppia, ma una forma di sostituzione alla vita reale. Uno studio recentemente realizzato all’università del Kansas ha rivelato che il 25% degli studenti fa frequentemente finta di avere un orgasmo quando fa l’amore perché gode davvero bene solo guardando film o immagini pornografiche. Secondo un’inchiesta Ipsos realizzata nel 2008, il 39% degli uomini tra i 25 e i 39 anni riconosce ormai di preferire «accarezzare una consolle per videogiochi su internet» che un vero corpo femminile. La pornografia, in altri termini, è divenuta un mercato lucrativo che nasconde la paura degli uomini di non potersi adattare alle nuove regole di relazione con le donne oggi loro imposte. La pornografia costituisce, peraltro, sempre più frequentemente la modalità di ingresso nella sessualità dei più giovani. Nel 2004, il CSA [Conseil supérieur de l’audiovisuel-n.d.t.] ha rivelato che l’80% del ragazzi e il 35% delle ragazze tra i 14 e i 18 anni aveva visto un film pornografico durante l’anno. Un ragazzo su 10 e una ragazza su 5 ne avevano visionati almeno dieci. Nella fascia d’età compresa tra i 9ei 10 anni, era il caso del 50% dei ragazzi e del 25% delle ragazze. Un’altra inchiesta, condotta da Denise Stagnara, indicava, nel 2005, che il 75% dei ragazzi aveva già visto un film pornografico all’età di 9 anni e il 17,5% delle ragazze all’età di 11 anni. In totale, quasi il 90% dei giovani tra gli 8 e i 16 anni ha oggi visionato pornografia su internet.
Il porno è divenuto la principale forma di informazione sessuale dei giovani
L’età media dei primi rapporti sessuali non è cambiata molto (mediamente, 16 anni), ma il porno è divenuto la principale forma di informazione sessuale dei giovani, il che pone dei problemi. Nel porno, non soltanto le donne fanno tutto ciò che gli uomini vogliono ma provano piacere nel farlo. Le donne sono sempre sottomesse, sempre desideranti, sempre pronte a godere. Lo spettacolo della pornografia crea negli adolescenti l’idea falsa di una vita reale popolata da creature che vivono in un permanente desiderio di sesso. Essa produce in loro un’eccitazione unita a inibizioni, interrogativi colpevolizzanti su ciò che è normale e non normale», interiorizzazione di false norme e situazioni artificiali, processi di identificazione basati su concezioni totalmente deformate della seduzione e del piacere. Ora, più i giovani consumano presto pornografia, più i loro fantasmi, le loro rappresentazioni e le loro pratiche si ispirano a codici pornografici. Di qui la loro frustrazione quando si accorgono che questi codici non corrispondono alla realtà, che la seduzione e il piacere reali hanno ben poco a che vedere con le supercapacità e la permanente disponibilità degli attori e delle attrici del porno. Tra i ragazzi, la pornografia sviluppa un’angoscia da prestazione, tra le ragazze un’ango- scia da godimento interminabile immediato. Scoprire la sessualità attraverso il gonzo, il fisting, il bukkake e le gang bang non rappresenta forse per degli adolescenti già traumatizzati dall’aids la migliore iniziazione che esista.