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- 4 Gennaio 2021
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Psicoterapia: aiutare i pazienti ad assumersi responsabilità
Molto spesso i pazienti in psicoterapia persistono nel credere che i loro problemi più importanti siano il risultato di qualcosa che è fuori dal loro controllo. Ad esempio, le azioni o il comportamento di altre persone, la situazione sociale o quella familiare, il partner, i geni, il destino, le circostanze … Finché la “causa” di ogni male viene collocata all’esterno, lo psicoterapeuta può fare ben poco. Lo psicoterapeuta può, infatti, commiserare, suggerire metodi più adatti per rispondere agli assalti e alle ingiustizie della vita, può aiutare il paziente a raggiungere un punto di vista obiettivo, o può insegnare ad essere più efficace nel modificare il proprio ambiente: nulla di più o di meno …
Assumersi la propria parte di responsabilità in psicoterapia
Tuttavia, se si spera di ottenere un cambiamento psicoterapeutico più significativo, lo psicoterapeuta deve incoraggiare il proprio paziente ad assumersi la propria parte di responsabilità. Ossia, a rendersi conto di come contribuisce attivamente e in prima persona a generare la propria sofferenza.
Il ruolo del paziente nella sua vita
Una paziente può, ad esempio, descrivere una serie di orrende esperienze nella propria vita da single: gli uomini la trattano male, gli amici la tradiscono, il datore di lavoro la sfrutta, gli amanti la ingannano …
Anche se lo psicoterapeuta è convinto della veridicità delle situazioni e degli avvenimenti descritti, arriva il momento in cui ci si deve concentrare sul ruolo della paziente stessa nella sequenza dei fatti descritti. Lo psicoterapeuta può dover dire, infatti: “ Anche se il 99% delle brutte cose che le accadono è colpa di qualcun altro, vorrei guardare il rimanente 1% , cioè la parte che è responsabilità sua. Dovremmo provare a guardare insieme il suo ruolo in queste vicende, anche se è molto limitato, perché è in questo che posso esserle di maggior aiuto”.
La disponibilità ad accettare la responsabilità
La disponibilità ad accettare la responsabilità varia molto da persona a persona. Alcuni pazienti arrivano presto alla comprensione del proprio ruolo nelle loro sconfitte. Altri trovano l’assunzione di responsabilità talmente difficile che il lavoro terapeutico su questo costituisce la parte più consistente e complessa della psicoterapia. Ma, una volta che si è intrapresa questa direzione, il cambiamento al suo interno può avvenire quasi automaticamente e senza particolari difficoltà.
Domande psicoterapeutiche
Ogni psicoterapeuta sviluppa i propri metodi per facilitare l’assunzione di responsabilità. Al paziente che riporta di essere sovente sfruttato dagli altri, per esempio, è sufficiente far notare che per ogni sfruttatore ci deve essere la controparte di sfruttato. Ossia, se qualcuno si trova ripetutamente ad assumere il ruolo di sfruttato, tale ruolo dovrà avere certamente una qualche attrattiva per chi lo riveste. Quale potrebbe essere?
Alcuni psicoterapeuti evidenziano la medesima questione mettendo i pazienti davanti a una domanda più diretta: “Qual è il suo guadagno finale in questa situazione?”