
Disforia di genere
Storia
Il Centro di Psicologia clinica e psicoterapia InterattivaMente si occupa delle problematiche riguardanti l’identità di genere e le transessualità (disforia di genere) a partire dagli anni 2000, avendo collaborato, dialogato ed essendosi confrontato con differenti realtà Istituzionali e Associazionistiche.
Ha svolto ricerca con la Facoltà di Psicologia dell’Università degli Studi di Padova e con la facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi Milano-Bicocca, producendo numerose pubblicazioni scientifiche sull’argomento e svolgendo diversi seminari, convegni e formazione a favore delle Istituzioni coinvolte nell’iter di transizione.
E’ stato il primo consultorio presente nella regione Veneto, offrendo un Servizio di Assistenza Psicologica (privato) volto a sostenere le situazioni di disagio incontrato dalle persone direttamente o indirettamente coinvolte nelle problematiche riguardanti l’identità di genere e le transessualità (disforia di genere).
Il Centro di psicologia clinica e psicoterapia risponde sia alle esigenze dei singoli, che alle richieste delle coppie e delle famiglie che vivono con difficoltà la transessualità o la disforia di genere di uno dei componenti. Inoltre, fornisce un supporto psicologico ai genitori che vivono con preoccupazione lo sviluppo identitario e sessuale dei figli nell’infanzia o nell’adolescenza.
Prospettiva
Le linee di condotta del Centro sono assolutamente a-ideologiche ed unicamente cliniche.
La proposta di intervento clinico si articola su diverse dimensioni, non necessariamente interconnesse tra loro:
- percorso terapeutico individuale volto ad affrontare ed elaborare la natura del disagio sperimentato dalla persona;
- percorso terapeutico familiare finalizzato a promuovere la comunicazione tra i diversi membri del nucleo laddove si configuri un disagio annesso all’identità di genere di uno dei suoi componenti;
- consulenza psicologica dedicata ai genitori di figli – minorenni o maggiorenni – che sperimentano un disagio identitario;
- assistenza peritale nel caso in cui la persona transessuale intenda presentare l’istanza di rettificazione di attribuzione di sesso presso il tribunale di competenza.
Percorso psicoterapeutico individuale
Per ciò che riguarda il percorso terapeutico individuale, siamo consapevoli che in molti casi possa essere considerato quale tassello del più ampio percorso di transizione. In tal senso, può essere percepito come “passaggio obbligato”, propedeutico alla possibilità di approdare al trattamento ormonale, con inevitabili ricadute sulle aspettative con cui la persona decide di avviare il percorso. Non sono rare richieste formalmente nascenti dal desiderio di approfondire la natura del disagio identitario, ma in realtà orientate dallo scopo di ottenere l’accesso al trattamento endocrinologico (cambiamento fisico).
Consci di tali risvolti e al tempo stesso fermamente convinti dell’importanza rivestita dal percorso terapeutico, come professionisti che per molti anni si sono interfacciati alle problematiche delle persone transessuali riteniamo opportuno salvaguardare la specificità del percorso terapeutico svincolandolo completamente dalle “pratiche” necessarie ai fini dell’accesso al trattamento endocrinologico. Detto in altri termini, reputiamo che – al pari di tutti gli altri percorsi – esso possa essere avviato solo nel caso in cui la persona avverta di essere “ferma sui suoi passi” e porti un’annessa domanda di cambiamento in termini psicologici (e non solo fisici).
Scopo della terapia individuale è, infatti, quello di favorire la scoperta congiunta e l’elaborazione delle dimensioni di significato implicate nel disagio che la persona vive, attraverso la relazione con il terapeuta. Scopo del terapeuta è di essere attivamente coinvolto nel dramma identitario che la persona vive, senza però colludere con la richiesta di ricevere consigli e certificazioni funzionali ad avallare una qualche tappa (medica) del percorso di transizione.
Percorso terapeutico familiare
Il percorso terapeutico familiare è finalizzato a promuovere la comunicazione tra i diversi membri del nucleo laddove affiori un disagio annesso alla transessualità di uno di essi. Non sono, infatti, rari i casi in cui il coming-out identitario genera reazioni di confusione e disorientamento, difficoltà nel capire quanto sta accadendo, irrigidimenti, atteggiamenti di chiusura e giudizio. Scopo del percorso terapeutico è, quindi, quello di facilitare la comunicazione tra i membri familiari, tentando di far emergere la diversità delle visioni e delle aspettative in campo, di facilitare l’ascolto e la comprensione reciproca nel rispetto delle varie posizioni in gioco, di permettere un’esperienza della famiglia come “organismo” unitario in cui il cambiamento di uno suoi membri implica – volente o nolente – anche il cambiamento degli altri componenti (che possono ravvisare molteplici difficoltà nel confrontarsi con ciò che avvertono come non voluto o non desiderato).
Consulenza psicologica dedicata ai genitori
La consulenza psicologica dedicata ai genitori è rivolta a coloro che di fronte alla dichiarata transessualità dei figli – minorenni o maggiorenni che siano – nutrono disagio nell’affacciarsi a tale scoperta e/o nell’accettare la scelta di effettuare la transizione da un genere all’altro. Di frequente, evolve in un percorso di sostegno psicologico che si dipana in un numero limitato di colloqui volti ad identificare le problematiche sperimentate dai genitori e ad individuare obiettivi concreti/realistici al fine di gestire autonomamente le difficoltà incontrate, attingendo alle proprie risorse personali.
Assistenza peritale
L’assistenza peritale esula dalla dimensione prettamente clinica, per entrare a pieno titolo in quella clinico-forense, contraddistinta dalla stretta collaborazione con la figura del Legale, in vista della presentazione dell’istanza di rettificazione di attribuzione di sesso presso il tribunale di competenza. Si articola in una serie di colloqui mirati, corredati da un esame psicodiagnostico ad hoc, ai fini della stesura della relazione di consulenza tecnica di parte.