Disfunzione erettile (impotenza)
Il tasso di incidenza della disfunzione erettile (impotenza) varia a seconda della gravità della sindrome. Va sottolineato però il fatto che le forme più benigne di disfunzione erettiva si verificano assai più frequentemente di quelle gravi.
Impotenza secondaria
L’impotenza secondaria, che può essere associata a una problematica psicologica importante o a una psicopatologia, è uno dei disturbi più comuni dei pazienti maschi che non lamentavano disfunzionalità particolari nella loro vita sessuale, per sviluppare successivamente difficoltà sessuali o un vero e proprio disturbo. Si ritiene, infatti, che circa la metà della popolazione maschile ha sperimentato occasionali episodi passeggeri di impotenza, considerati entro i limiti del comportamento sessuale non di attenzione clinica.
Impotenza primaria
L’impotenza primaria, al contrario, è una forma grave e cronica del medesimo disturbo in uomini che non hanno mai goduto di un buon funzionamento nelle loro esperienze sessuali. Essa è considerata una patologia grave ed assai meno comune.
Chi può patire difficoltà erettive
Le difficoltà erettive possono manifestarsi in uomini di tutte le età: in adolescenti che stanno appena cominciando ad esplorare il mondo della sessualità, in uomini nel pieno vigore sessuale e in quelli non più giovani che possono temere che l’età li abbia derubati per sempre della loro virilità.
L’impotenza può essere originata da fattori fisici o psicologici, oppure da entrambi.
L’origine psicologica della disfunzione eretile
L’impotenza psicogena può essere associata a una perdita generale del desiderio sessuale e difficoltà eiaculatoria. Tuttavia, la disfunzione essenziale del disturbo è l’impedimento al riflesso erettivo. Nello specifico il meccanismo vascolare riflesso non riesce a pompare nei corpi cavernosi del pene abbastanza sangue da renderlo rigido ed eretto.
Condizione umiliante delle difficoltà erettive e depressione
Tale condizione è tra le esperienze più frustranti, umilianti e distruttive. In quasi tutte le culture e in quasi tutti i gruppi sociali l’autostima di un maschio si fonda in maniera preponderante sulla sua erezione. Di conseguenza, una depressione secondaria segue comunemente episodi protratti di impotenza. In altri casi, è anche vero il contrario, cioè che una depressione potrebbe essere la ragione di una disfunzione erettiva. In questo caso, la depressione deve essere superata prima che l’impotenza possa rispondere al trattamento. Pertanto, in questi casi è fondamentale per il clinico stabilire subito se la persona soffre di depressione primaria di cui l’impotenza è un sintomo. Oppure, di depressione secondaria che è una reazione alla sua disfunzione erettiva.
Discordia coniugale e problemi di coppia
Difficoltà erettive possono anche manifestarsi e insorgere nelle situazioni di discordia coniugale. Ovviamente, l’impotenza può avere un effetto estremamente distruttivo in una relazione di coppia, ma può anche originarsi da una relazione che era in sé distruttiva.
Il disturbo dell’erenzione in breve …
Un disturbo all’erezione si ha quando, pur essendo presente un buon desiderio sessuale e la situazione relazionale giusta, non si ha un adeguato arrivo di sangue al pene, quindi non si ha una valida rigidità, una buona e duratura erezione. Molti uomini sono saltuariamente esposti a difficoltà dell’erezione e questa esperienza è vissuta psicologicamente in modo molto negativo.
La disfunzione erettile può essere primaria o secondaria, a seconda se si presenta all’inizio dell’attività sessuale oppure interviene in un secondo momento; inoltre si può distinguere tra disfunzione erettile generalizzata o situazionale se si presenta sempre durante l’attività sessuale o se interviene in determinati momenti, situazioni o partner. Molto spesso, a seguito di ripetuti “insuccessi”, può sopraggiungere una certa “ansia da prestazione” che può peggiorare l’attività sessuale o addirittura generare anticipazioni talmente negative sulla propria perfomance, da dar vita a una “profezia che si autorealizza”, innescando il problema e imprigionando la persona in un vero e proprio “circolo vizioso”
Rilevanza dell’aspetto psicologico
L’aspetto psicologico ha una notevole rilevanza: momenti di stress, ansia, depressione possono generare difficoltà nel raggiungere o mantenere l’erezione. La disfunzione erettile di origine psicologica solitamente è reversibile ed è affrontabile proprio attraverso un percorso di psicoterapia personale. In altri casi la disfunzione erettile è dovuta a cause prettamente organiche come: diabete, obesità, malattie vascolari, traumi spinali, neuropatia periferica, ipogonadismo, iperprolattinemia. In questi casi, il trattamento medico è fondamentale, sebbene una psicoterapia possa comunque essere di un qualche aiuto rispetto ai vissuti emotivi collegati al problema di pertinenza medica. Inoltre, l’abuso di droghe e alcol o alcuni trattamenti farmacologici possono facilitare l’insorgenza di una disfunzione erettile se non esserne la cagione stessa.
Il raggiungimento e il mantenimento dell’erezione dipende da numerosi processi in delicato equilibrio tra di loro sia fisiologici che psicologici.
Non esiste un’unica terapia per la disfunzione erettile, se il disturbo è di origine psicologica è essenziale l’intervento di uno psicoterapeuta. Se questa disfunzione è di origine organica, invece, bisogna valutare attentamente le cause biologiche che l’hanno determinata, risolvere le eventuali patologie a carico di altri organi per poi utilizzare trattamenti specifici per le problematiche mediche rilevate.