
Disturbo di dimorfismo corporeo (dismorfofobia)
Ogni nostro difetto, rovesciato su di sé, diventa una nostra virtù; purtroppo è vero anche il contrario
(G. Nardone)
La caratteristica essenziale del disturbo di dimorfismo corporeo è la preoccupazione per un supposto difetto nell’aspetto fisico. Il difetto può essere immaginario, oppure può riguardare una piccola anomalia fisica. In tal caso, la preoccupazione per il “difetto” risulta comunque eccessiva, tanto da generare un significativo stato di disagio, quando non anche l’evitamento delle situazioni di lavoro o contatto sociale.
Alcune delle preoccupazioni più comuni riguardano la forma, le misure, o qualche altro aspetto del naso, degli occhi, delle palpebre, delle sopracciglia, delle orecchie, della bocca, delle labbra, dei denti, del mento, delle guance o della testa. Tuttavia, ogni altra parte del corpo può diventare fonte di preoccupazione.
Per quanto la lamentela sia spesso specifica (es. le labbra “storte” o il naso “a patata”), altre volte è invece vaga (es. la faccia “cascante”, oppure lo sguardo “sfuggente”). Gran parte delle persone con questo disturbo sperimentano un grave disagio dinanzi alla presunta deformità, fino a descrivere le preoccupazioni come “intensamente dolorose”, “tormentose”, “devastanti”e difficili da controllare.