
Sostegno psicologico e psicoterapia per la persona anziana
Nel nostro paese, negli ultimi decenni la psicologia geriatrica si è occupata degli anziani e della vecchiaia con obiettivi per lo più descrittivi, allo scopo di promuovere servizi a livello sociale e sanitario per persone in salute o non più autosufficienti. Tuttavia, la ricerca psicologica italiana, come quella internazionale non si è impegnata nell’indagare la natura e le cause dell’invecchiamento come complesso processo dinamico. La definizione più accreditata di invecchiamento in termini psicologici, si riferisce ai processi legati ai cambiamenti psichici che si verificano dopo la maturità.
Il concetto di cambiamento implica di per sé sia il declino sia lo sviluppo. Infatti si parla del paradosso dell’invecchiamento e della maturazione:l’individuo può via via diventare biologicamente vulnerabile, ma contemporaneamente, quasi con la stessa progressione, può maturare in sapienza ed esperienza. Nella sua concettualizzazione psicologica, l’invecchiamento non comporta solo la dimensione patologica del cambiamento, né unicamente quella del cambiamento ottimale, senza riduzioni della funzionalità. Infatti, invecchiare psicologicamente non equivale ad avere un’età avanzata, o ad essere ammalato, né a presentare dei segnali biologici indicativi di cambiamento (capelli bianchi, cambiamento della vista, ecc.) o a essere necessariamente un saggio nella società. Se mai l’invecchiare può sposarsi con alcuni o tutti questi indicatori. L’invecchiamento consiste in un cambiamento del comportamento con l’età, dovuto a una catena di eventi e a un coalizzarsi di fattori interni o esterni all’organismo tra loro dipendenti o indipendenti. La definizione dell’aspetto psicologico dell’invecchiamento è complessa, perché definire il vissuto individuale non può prescinde re dalla descrizione del cambiamento biologico o del contesto sociale e fisico in cui è inserito l’individuo, senza ridurre il processo a un solo tipo di cambiamento.
Tradizionalmente la ricerca è stata spesso riduttiva, perché ha studiato soprattutto l’invecchiamento biologico e in particolare cerebrale, sotteso all’invecchiamento psicologico, senza considerare più globalmente il cambiare tipico della persona che invecchia. Per cambiamento tipico si intende la trasformazione delle strutture e funzioni dell’organismo che implicano declino nell’auto regolazione delle capacità biologiche, psicologiche e sociali. Nel processo di invecchiamento non tutte le trasformazioni sono in sintonia: si può fare esperienza di un declino fisico e, malgrado ciò, fino a un certo limite, di uno sviluppo psicologico; per esempio, si può fare esperienza di una «perdita sociale» come il pensionamento (perdita di reddito, di ruoli, di potere) e di un positivo sviluppo psicobiologico. Certamente i processi sono interdipendenti, ma entro certi limiti, e secondo leggi molto individuali e contestuali.
La vecchiaia si può definire come ultimo periodo della vita, ma non sempre essa è determinata da cambiamenti dovuti all’invecchiamento biofisiologico. Infatti questa fase della vita può esser circoscritta da eventi socio-individuali, come il pensionamento, o antropologico-culturali e non necessariamente soltanto biologici. Quindi, l’invecchiamento non è l’equivalente della vecchiaia come età della vita e, nello stesso tempo, non è il contrario della longevità. Questa non si deve intendere come accumulo di cambiamenti negativi, se pur con maggiore lunghezza di vita, o come assenza dei cambiamenti tipici che contraddistinguono l’invecchiamento. Tra invecchiamento e longevità c’è una relazione dinamica interessante. Infatti, la longevità può convivere sia con l’invecchiamento sia con la malattia o con la salute, anche se è verosimile che percentualmente è più longevo chi accompagna i cambiamenti tipici dell’invecchiamento con un più alto coefficiente di salute generale.
In tali condizioni, sarebbe saggio usufruire di un sostegno e di un accompagnamento psicologico e psicoterapeutico, capace di aiutare la persona anziana a sostenere con maggiore vigore un momento della vita particolarmente delicato, complesso, difficile e vulnerabile.